29 maggio scorso, all’ I-Days Festival di Milano, tutti aspettano il “concertone” dei METALLICA, che apre questa edizione 2024.
I fan che sono lì per la prima volta restano soddisfatti di essere riusciti comunque a vedere dal vivo la storica band statunitense, sulla cresta dell’onda ormai da più di quarant’anni.
Questi sono la nuova generazione dei figli dei fan più anziani, i fedelissimi della Metallica Family, una comunità internazionale di tutto rispetto, che bisogna ammettere questa volta è rimasta in parte delusa da questo attesissimo concerto.
Il frontman James Hetfield non appare nella sua forma migliore: è giù di voce e qualcuno ipotizza per colpa di un raffreddore preso durante l’ultima data a Monaco. Il batterista Lars Ulrich, invece, è talmente su di giri che sembra non accorgersi di finire maledettamente fuori tempo.
Il chitarrista Kirk Hammett ed il bassista Robert Trujillo, nel frattempo, sono abilissimi a coprire i loro due compagni di avventura, seppur talvolta con gran fatica.
Per fortuna prima di loro i FIVE FINGER DEATH PUNCH e gli ICE NINE KILLS avevano scaldato l’aria dell’Ippodromo La Maura, il sito dove gli I-Days hanno luogo.
A questo punto ci si rassegna e si accetta quello che viene e tutti alla fine si emozionano di fronte all’omaggio che i METALLICA vogliono offrire al loro pubblico italiano.
Siamo a metà concerto quando infatti ci stupiscono con una cover di “Acida” degli PROZAC+ cantando in un italiano superiore alle aspettative, per la quale Kirk e Robert chiedono il sostegno del pubblico.
Ancora una volta i METALLICA hanno colpito nel segno: orgoglio per la nostra lingua cosiddetta “musicale”, ci prendono in contropiede su qualcosa che ci tocca sempre il cuore.
Il concerto si apre con la cover degli AC/DC “It’s a Long Way To The Top (If You Wanna Rock’n’Roll), seguita dalle note di “Ecstasy Of Gold” di Ennio Morricone.
Ma sono poi “Creepy Death” e “For Whom The Bell Tolls” a farci entrare nell’universo METALLICA.
Non c’è nulla da fare: almeno il punto di forza della band rimane l’abile scelta della scaletta.
Quando i METALLICA intonano “Enter Sandman” è sempre il deliro generale!
Impossibile poi non lasciarsi rapire da “Welcome Home (Sanitarium)”, “Shadows Follow”, l’immancabile “Nothin Else Matters” e “Seek & Destroy”.
Chiude lo show “Master Of Puppets”, che regge ancora il gioco nonostante gli svariati errori di esecuzione.
Dopo due ore di concerto non mancano i fuochi pirotecnici in tricolore, come si conviene in omaggio alla nostra bandiera, sperando tutti di essere più fortunati la prossima volta.
Scaletta del concerto :
- Introduzione: It’s a Long Way to the Top (AC/DC), The Ecstasy of Gold (Ennio Morricone)
- Creeping Death
- For Whom the Bell Tolls
- Holier Than Thou
- Enter Sandman
- 72 Seasons
- Too Far Gone?
- Welcome Home (Sanitarium)
- Shadows Follow
- Orion
- Nothing Else Matters
- Sad But True
- Lux Æterna
- Seek & Destroy
- One
- Master of Puppets